COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO UILPENSIONATI E UILPOSTE
Code alle poste: fino a quando si continuerà ad abusare della pazienza dei cittadini?
Il caldo soffocante d’estate, il freddo e la pioggia d’inverno, lunghe code, cittadini arrabbiati, episodi di intolleranza ed atteggiamenti aggressivi verso gli operatori postali, anziani al freddo, questa è la situazione che si presenta purtroppo all’esterno degli uffici postali in città. Scene purtroppo non nuove ma che si trascinano ancora da troppo tempo. Una situazione che colpisce oltretutto maggiormente gli anziani, in difficoltà ad utilizzare i canali digitali di Poste e quindi costretti a recarsi negli uffici postali. Avevamo già “denunciato” questa situazione al giornale il 19 giugno 2020 quando davanti all’ufficio Pt di Via Resia alcuni anziani erano stati colpiti da malore per le lunghe attese sotto il sole. E in questo freddo inverno vedere file di anziani intirizziti in fila per ore è uno spettacolo poco decoroso che contrasta con le indicazioni rivolte proprio agli anziani di prendersi cura della propria salute. Quali sono le ragioni del permanere della chiusura di ben 3 succursali in città fin dal primo lockdown e mai riaperte? Forse il timore di diffondere il contagio? In tal caso il ridotto numero di uffici aperti ottiene proprio l'effetto opposto, concentrazione di clientela in quelle residue, con pericolosi assembramenti che, questi sì, possono favorire la diffusione del contagio. Le ragioni sono quindi altre, come ad esempio la scarsità di personale ed un numero di sportelli largamente insufficienti. Una condizione ormai cronica in Poste Italiane. Che quindi si intenda speculare sull’emergenza covid per il permanere di precarie condizioni organizzative interne a danno della popolazione non è un comportamento accettabile né etico! Questa situazione deve finire al più presto. E proprio l’impatto delle politiche previdenziali (quota 100), le dimissioni dal servizio per lo stress accumulato ed i contagi della pandemia avrebbero dovuto suggerire all’Azienda di correre subito ai ripari per accelerare quel piano di assunzioni già previsto a fine 2020 e che presumibilmente avrà ancora tempi lunghi. Si intervenga quindi con urgenza per riaprire tutti gli uffici e coprire tutti gli sportelli disponibili, questo è il vero contributo che Poste deve dare per attenuare gli effetti della pandemia.
Bolzano, 22.2.2021
Il Segretario Provinciale Uilposte Il Segretario Regionale Uilpensionati
Gianpaolo Boratti Danilo Tomasini
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